
Di recente in occasione di una trasmissione televisiva riguardante le reliquie della Santa Croce (vere o presunte, esistenti in Europa) si è giustamente parlato di quelle che nell'antichità Flavia Giulia Elena, madre dell'imperatore Costantino, riuscì a recuperare alla Cristianità (sistemandoli a Roma nella chiesa In Gerusalemme) diversi secoli prima delle Crociate. E fra queste, secondo la tradizione, anche un chiodo ed il c.d. Titulus crucis. Antichi testi di Eusebio di Cesarea raccontano in effetti che Elena (Augusta)negli anni 327-328 visitò la Giudea romana e quindi i luoghi dove nacque il Cristianesimo.
Molte persone saranno quindi curiose di vedere questo antico luogo romano, le importanti reliquie rimaste e le copie medievali delle stesse nonchè di farsi un'idea sulla vita della citata Elena e sugli ambienti che frequentava.
La Basilica di Santa Croce in Gerusalemme fu comunque costruita su parte del precedente "palazzo Sessoriano" dove, a cominciare da Eliogabalo, risiedevano spesso gli ultimi imperatori romani. Insieme all'Anfiteatro Castrense ed alle Terme Eleniane, il citato palazzo faceva parte di un grande complesso imperiale. A quanto pare, Elena in questo ambito aveva un proprio edificio confinante con i c.d. Horti Variani.
Secondo la tradizione l'odiena cappella sorge nel luogo dove era ubicata la stanza di Elena e dove, secondo alcune tradizioni, furono per molto tempo conservate importanti reliquie ed, a quanto pare, anche del terriccio proveniente dai luoghi del Calvario in Terra Santa. Va comunque riferito che la sua stanza fu collegata alla chiesa- con due corridoi- solo in un secondo tempo e che i mosaici originali-poi ampiamente rifatti in epoca rinascimentale- ebbero un primo antico intervento all'epoca dell'imperatore Valeriano III.
Comunque Elena morì a Treviri in Germania intorno agli anni 328-329 ed a Roma fu per lei costruito un mausoleo di cui restano ancora dei resti sulla via Casilina nei pressi della chiesa dei Santi Marcellino e Pietro ad Duas Lauros.
Il sarcofago di Elena, successivamente proclamata Santa, è conservato nei Musei Vaticani.
Nell'attuale Cappella di Santa Elena, come si accennava, sono ora ubicati i mosaici in versione rinascimentale. Agli stessi, dopo Melozzo da Forlì, lavorò anche Baldassarre Peruzzi. I mosaici di S.Croce evidenziano che all'epoca dei rifacimenti rinascimentali erano già noti diversi vegetali americani.
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nelle tre illustrazioni (foto ap): dettagli dei mosaici rinascimentali nella Cappella di Santa Elena. In altre parti della chiesa sono visibili affreschi di Antoniazzo Romano ed altre opere d'arte.
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